Comunicato
Si è aperta il 27 novembre a Verona la 33ma edizione di JOB&Orienta, il Salone nazionale dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che per quattro giorni (fino a sabato 30) si riconferma punto di riferimento per studenti e famiglie, operatori e giovani in cerca di lavoro
Nella giornata di apertura, nella sezione “Grandi Eventi”, un importante appuntamento dal titolo “Costruiamo il futuro”, con la finalità di promuovere l’istruzione agraria tra i giovani e per i giovani: istituzioni, ricercatori e referenti del mondo del lavoro insieme per affrontare le sfide future nel settore agroambientale in una visione sistemica e innovativa.
L’evento organizzato a cura di Ministero dell’Istruzione e del Merito in collaborazione con Re.N.Is.A., Rete Nazionale Istituti Agrari, e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha visto gli autorevoli interventi del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, del Direttore generale per l’Istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore, Maurizio Adamo Chiappa, della Presidente della rete RENISA, Patrizia Marini, del Presidente CREA, Andrea Rocchi, di Unioncamere, nella persona di Andrea Poltronieri, e di Grazia Valentino, Ricercatrice CREA.
A seguire le interessanti esperienze di scuole e ITS Academy: IISS “E. Lanoce” di Maglie (Le), Ipasr “ProfAgri” di Salerno, l’IIS “Cerletti” di Conegliano (Tv), e l’ITS Academy Agroalimentare.
Al centro del dibattito l’istruzione tecnico professionale con particolare attenzione all’istruzione agraria e alla riforma del 4+2, tanto voluta dal Ministro Valditara; una riforma che valorizza sempre di più i percorsi tecnico professionali e in particolare i percorsi dell'istruzione agraria e della formazione alberghiera; il tutto nell’ottica della necessità di valorizzare gli straordinari e diversi talenti di ciascuno e quindi di valorizzare tutti i percorsi, a iniziare dai percorsi tecnico professionali che sono strategici in quanto il pilastro per il nostro sistema produttivo.
Una riforma che punta sulla qualità e non sulla quantità; perché il 4+2 non significa semplicemente ridurre da 5 anni in quattro anni i programmi, ma soprattutto puntare sul rapporto molto forte con il mondo produttivo, con il mondo delle imprese, sul collegamento tra la scuola e il mondo del lavoro cercando di ridurre progressivamente il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, e questo collegamento riguarda soprattutto la scuola tecnico professionale.
Il Ministro ha voluto in più occasioni sottolineare come la riforma del 4+2 sia una grande occasione per valorizzare l’istruzione tecnico professionale e quindi anche l’istruzione Agraria.
E sempre a proposito di istruzione tecnica e professionale ha fatto presente il suo personale contributo nel portare a conoscenza delle famiglie di ragazzi di terza media le straordinarie opportunità lavorative, le opportunità di carriera, le opportunità formative per fare le scelte giuste, perché c'è bisogno di una scelta giusta per non disperdere talenti eccezionali e per far sì che i sogni di tutti i ragazzi italiani possano essere realizzati al meglio individuando il percorso formativo coerente con i talenti di ciascuno.
Il Presidente di CREA ha voluto porre l’attenzione sulla importanza del processo di formazione dei giovani in un settore “del fare” com’è il settore dell'agricoltura, perché saranno proprio quei giovani ai quali spetterà il compito di affrontare le sfide con le quali ci imbatteremo nei prossimi anni: sfide legate alla sostenibilità ambientale, alla sostenibilità economica, legata alla necessità di essere competitivi nel nostro paese e nel mondo. La ricerca ad oggetto di CREA è proprio una ricerca legata al cosiddetto trasferimento tecnologico, allo sviluppo sulla filiera delle imprese e soprattutto legata agli imprenditori, agli agricoltori del futuro, perché queste sfide senza di loro sarà impossibile non solo coglierle ma addirittura superarle.
La dottoressa Valentino, ricercatrice CREA, ha parlato di barriere all’entrata nel settore agricolo che sono essenzialmente determinate dall’attrattività del settore; ed è proprio attraverso la formazione che tali barriere si possono superare. Una formazione che ha come obiettivo la figura del giovane imprenditore agricolo, più innovativo, più tecnologico, più sensibile alle problematiche ambientali, più disponibile alle innovazioni, più incline alla diversificazione.
Le testimonianze dei Dirigenti Scolastici e degli studenti degli Istituti Agrari hanno rappresentato una interessante condivisione di esperienze e di realtà del territorio italiano.
Il nostro Istituto ha accolto con onore l’invito a partecipare all’evento e i nostri studenti hanno provato grande emozione nella condivisione della nostra realtà scolastica.